Innanzitutto, ci tengo a precisare che né da parte mia né da parte di alcuno dello staff di consulenti che mi affianca nella trattativa, sia stato mai determinato nessun accordo per concludere nella giornata di lunedì 4 luglio, tanto è che personalmente l’ho appreso soltanto nel fine settimana dalle interviste lasciate dal sig. Bolami ad alcuni giornalisti. A tal proposito, condivido le parole dello stesso che mi vedono particolarmente motivato a concludere questa acquisizione della società Vastese Calcio, ma questo non vuol dire che io possa precipitarmi a definire la trattativa senza aver visionato analiticamente tutta la situazione economico-finanziaria della società in questione. È vero che ho ricevuto delle garanzie a voce, ma sono un imprenditore da decenni e non sono un dilettante quando si tratta di fare affari come questi. Come sapete, sono già stato presidente della Civitanovese Calcio alcuni anni fa, una squadra particolarmente rappresentativa e di riferimento in tutta la serie D, inoltre ho già manifestato il mio interesse per rilevare la Vastese Calcio già nel 2014 e pure nel 2019 mi sono avvicinato al Chieti Calcio. Quindi, ho maturato assoluta consapevolezza e responsabilità nell’analizzare un’iniziativa del genere. Non sono uno sprovveduto, anche se per motivi di lavoro, sono stato fuori 3 giorni la scorsa settimana, il mio staff ha continuato a lavorare per me al fine di condurre in porto il passaggio della squadra nel modo più limpido possibile e rispettando una tempistica congrua visto che mancano ormai pochi giorni alla scadenza dell’iscrizione al campionato.Per arrivare al closing di questa delicata operazione occorre che entrambe le parti condividano con vicendevolezza gli interessi reciproci, soprattutto quelli relativi agli oneri che da una parte, l’attuale presidenza va a dismettere, mentre il sottoscritto se ne farà carico, e nonostante i proclami unilaterali a cui avete assistito, posso affermare che allo stato attuale la necessaria convergenza, non si è ancora concretizzata, anche se buona parte dei media locali spingono ottimisticamente in questa direzione.Ho facilmente intuito nei nostri incontri, che l’attuale presidenza della Vastese ha necessità di chiudere subito la trattativa per la cessione, in quanto come spesso affermato da loro, questi 7 anni sono stati particolarmente intensi e sacrificati per gli impegni che comporta la gestione di una squadra in serie D, senza dimenticare che, anche nel mondo del calcio, la pandemia è stato per molti il “colpo di grazia”Ma come continuo a ripetere, soprattutto nella dichiarazione di ieri, già nella conferenza stampa del 24 giugno presso il Comune, ho chiesto di avere accesso incondizionato a tutti i documenti contabili che potessero fornirmi la migliore rappresentazione del quadro economico-finanziario della società, ho per questo formalizzato una lista completa di documenti di cui ho assoluta necessità per valutarne la fattibilità; ebbene questa mia richiesta ad oggi non è stata del tutto esaudita.Per cui, per quanto mi riguarda, fino a quando la situazione non sarà chiara non potrò espormi a mettere nero su bianco la mia offerta. Il mio non è assolutamente un passo indietro, ma dovete sapere che l’attuale società ha una esposizione debitoria piuttosto elevata e particolarmente complessa, a cui sto cercando di fare fronte insieme al mio staff per risolverla adeguatamente e con la giusta tempistica: capite bene che con una eventuale acquisizione, sarò io personalmente a dover impegnarmi per debiti non imputabili alla mia gestione, ma soprattutto il fattore determinante è che la mia offerta diventa inevitabilmente proporzionata alla situazione debitoria che mi si prospetta. Risulta incomprensibile, come io possa affrontare un esborso economico attivo per acquisire dei debiti, quindi accollarmi una situazione passiva, con tutte le incertezze del caso, visto che ad oggi non posso ancora avere un quadro definitivo (che per riservatezza non posso rivelare) nonostante le mie richieste. Ormai il calcio è diventato la proiezione democratica della congiuntura nazionale ed internazionale: non esistono più quegli schemi speculativi grazie ai quali società blasonate hanno creato asset inesistenti, hanno generato enormi situazioni debitorie senza possibilità concreta di potervi rientrare adeguatamente, a causa di investimenti faraonici e spropositati. Bisogna adeguarsi senza remore alle esigenze del fair-play finanziario anche nell’ambito delle squadre sportive minori. Come pure oggi sarebbe immorale, investire capitali in un’iniziativa quando a monte ci sono realtà imprenditoriali che faticano a fronteggiare la crisi del mercato, dovuta agli aumenti delle materie prime ed alle difficoltà per mantenere l’occupazione.
Colgo l’occasione, per riferire che la trattativa in essere, oltre ai cambiamenti dello staff attuale della Vastese, ha provocato anche delle conseguenze in merito al mancato sostegno di imprenditori che prima appoggiavano il presidente Bolami, e che attualmente sto cercando di sostituire per garantire un adeguato supporto, ma non ho la bacchetta magica e non posso realizzare questa prospettiva da un giorno all’altro: tutto ciò che di cui vi sto informando è permeato dalla necessaria ponderatezza su cui si basano certe decisioni. Il mio pensiero è dedicato non da ultimo, alla tifoseria ed alla cittadinanza del Vasto, che sta seguendo questo passaggio con comprensibile apprensione, e di cui conosco bene i timori: è vero che se questa trattativa non dovesse avere un esito positivo, finale che non auspico assolutamente, al di là delle realtà societarie che possono aprirsi e chiudersi come parentesi, sarebbe la città e tutto il territorio a dover rinunciare ad avere una squadra per cui tifare, come pure tutto il movimento calcistico minore che le appartiene.Daquesto punto di vista, posso solo assicurare che sto impiegando tutti i miei sforzi e le mie risorse per poter raggiungere un risultato positivo per tutti, sia per me sia per i tifosi, ma torno a ripetere sto ponderando accuratamente ogni aspetto, in quanto so bene che una mia decisione avventata avrebbe lo scellerato risultato di diventare l’obiettivo di giudizi e critiche da parte di una città e di una tifoseria.
Tutto questo per rispondere adeguatamente a chi non conoscendo la dinamica di un’operazione del genere, si sta affrettando a descrivermi con giudizi inopportuni e fuori luogo, d’altronde mi sto esponendo in prima persona davanti alla mia gente, motivo per cui non posso permettermi di fare passi falsi, a Vasto più che mai».