La Vastese ritorna ad Aprilia undici anni dopo la coppa scudetto più importante della sua storia conquistata nell'impianto sportivo contro il Siracusa (a tavolino). Tutt'altra storia oggi, tutte altre emozioni: i biancorossi impattano per 3-3 contro un modesto Aprilia, dopo aver condotto il match per larghi tratti. In vantaggio addirittura prima per 0-2 e poi per 1-3 (con tripletta del baby Bernardi) la squadra di mister Silva si fa raggiungere in un finale convulso subendo due marcature evitabili in zona Cesarini: al 84' De marco per un'altra ingenuita' evidente della retroguardia biancorossa e al 92' con una punizione maliziosa di Oliveira. Da segnalare l'infortunio al 20' del nigeriano Obodo e l'espulsione del baby Vastese Valerio al 65' con parita' numerica in campo ristabilita solamente al 89' per rosso al laziale Esposito sul 2-3. Insomma altri due punti sicuramente alla portata per la squadra di mister Silva che sfumano via. Unica nota positiva, in una fredda giornata autunnale , e' la prestazione all'esordio del riminese baby Bernardi (uscito al 77') autore di una tripletta da ricordare anche statisticamente. Per il resto i ricordi suggestivi e forse sbiaditi di una coppa scudetto dilettanti con esodo biancorosso al seguito nel 2009 nel centro laziale, fanno fatica a coprire l'amarezza attuale per un pareggio odierno che sa probabilmente di mezza sconfitta.
Tabellino:
Reti: 22’pt, 32’pt e 10’st Bernardi (V), 5’st Aglietti (A), 39’st De Marco (A), 46’st Olivera (A)
APRILIA: Manasse, Succi, Esposito, Nohman, Olivera, Ferri (36’st Vespa), Lapenna (1’st Pezone), Luciani, Calisto, Aglietti (23’st Bernardini), De Marco. A disposizione: Pucciarelli, Pollace, Emili, Battisti, Mattei, Ruggieri. All.: Galluzzo
VASTESE: Abazi, Valerio, Gentile (36’st Solimeno), Cardinale, Di Filippo, Diallo, De Angelis, Obodo (20’pt Logoluso), Martiniello (36’st Altobelli), Calabrese (3’st Di Prisco), Bernardi (32’st Sorgente). A disposizione: Di Rienzo, Corcione, Sansone, Guarracino. All.: Silva
Arbitro: Francesco Gai di Carbonia (Attardi di Ragusa e Scribani di Agrigento