Parla Sibilia che preannuncia un possibile scenario:
"Non abbiamo rincorso gli eventi, bensì li abbiamo anticipati. Siamo stati i primi a sospendere le attività dal 23 febbraio, cancellando oltre 2mila partite in Lombardia e parte del Veneto per le categorie inferiori e 4 gironi della D. Adesso è necessario portare avanti le indicazioni delle autorità competenti in attesa che la situazione migliori e ognuno è chiamato a fare la propria parte. Poi quando la diffusione del Covid-19 sarà solo un brutto ricordo, bisogna riprendere a giocare a calcio. Pensate che solo la federazione dilettantistica che rappresento, ogni anno organizza dalle 550mila alle 600mila partite. A costo di scendere in campo ogni tre giorni, occorre fare in modo di ricominciare e concludere la stagione agonistica."