Parla l'ex Vastese Bittaye al sito ufficiale del Matelica:
"Sono uno di quei tanti ragazzi ai quali il calcio ha salvato la vita, a 16 anni il destino mi ha tolto tutto, la famiglia, gli amici e ogni altra cosa che avevo, ho lasciato il mio paese quando ancora ero minorenne. Sono venuto da solo in Italia mentre ciò che resta della mia famiglia è rimasto in Africa, devo dire di non essermi mai sentito solo grazie alla famiglia MELI a Roma che mi ha trattato come un figlio. Il calcio è stato la mia salvezza, il gruppo che si crea è tutto in questo mondo, per fare bene ci vuole una squadra unita e compatta. Appena arrivato a Matelica e dopo aver conosciuto i miei compagni ho capito subito che saremo diventati un grande gruppo con lo stesso obiettivo e invece siamo diventati una famiglia. Il Matelica Calcio è una società piccola, gestita appunto a livello familiare dove un sorriso o una pacca sulla spalle sono il pane quotidiano, tutto questo esiste grazie al signor Canil ed alla sua famiglia, questa realtà è seria, organizzata e non ti fa mancare mai niente, cosa che non è da tutti!. Qui credono in me, i ragazzi e anche il mister che mi ha sempre dato fiducia, spero di poter ripagare tutti. Spero di continuare questo mio percorso e un giorno riuscire a fare quello che aveva iniziato mio padre, cioè aiutare quelli che hanno bisogno.”